
I miei racconti
Storie di bombi, corbezzoli, guerre e nonni
Raymond Carver

La società, a volte, offre fin troppo spazio a “libri” dalla sconsolante mancanza di contenuti, tra deliri di sottomessi generali-marionette o presunte e patetiche corna tra vip che aspirano alla visibilità di una famiglia reale -laddove l’unica cosa reale è la loro stupidità-.
Penso sia molto meglio parlare di bombi e di corbezzoli.
Ma, oltre a questi personaggi sbocciati all’improvviso dalla mente, attraverso la scrittura desidero omaggiare alcuni dei personaggi più belli per chi ha la fortuna di ascoltare le loro storie: i nonni.
Bom Bom è un piccolo bombo dal cuore grande.
Vive nella colonia fondata dalla Regina Isabombella, insieme alla grande famiglia di bombi e bombini.
Durante la sua prima raccolta di polline stringe amicizia con l’elegante apetta Acacia, simile a lui.
Ma, tanto curioso quanto goloso, finisce per imbattersi in sorprendenti creature, come l’Arcobaleno Volante o i bizzarri guardiani dello stagno.
Tra una ghiotta merenda e una nuova scoperta, l’allegro Bom Bom è il compagno ideale per far conoscere ai bambini le meraviglie della natura.

…Il gioioso Bom Bom tornerà presto con una nuova storia, così come tanti altri racconti sono in arrivo: Le avventure di un corbezzolo, Nel giardino Ride Tito e La ladra di ciliegie…
PRONTI A SALPARE?
Correttore di bozze poliedrico per ogni settore
La cura testuale non riguarda solo i racconti che scrivo. Le mie competenze da proofreader, ossia correttore di bozze, si applicano a testi di tipo:
Promozionale
Tecnico-scientifico
Giuridico-amministrativo
Economico-finanziario
Letterario
Per qualsiasi altro ambito
Proofreading: per evitare imbarazzanti errori ed orrori grammaticali
Sembra paradossale ma, nonostante gli avanzati mezzi a disposizione oggi, si rende sempre più doveroso ricorrere al servizio di proofreading per revisionare e correggere ogni aspetto testuale. Infatti, online sono sempre più diffusi errori, se non veri e propri orrori, inammissibili per un professionista: da quelli più velati -ma reiterati- come la consuetudine di applicare a parole straniere importate in italiano le regole della lingua d’origine (films, vips, badges…) a errori grammaticali che rischiano persino di minare la credibilità di una compagnia, come ad esempio scrivere a caratteri cubitali in un’importante pubblicità “Ti accompagnamo” dimenticando la povera i della desinenza -iamo. Questo vale anche per le comunicazioni aziendali interne, dal momento che nel periodo pandemico potrebbe essere stato fuori luogo aver richiesto ai propri dipendenti di sottoporsi a “tamponamenti” anziché “tamponi”.

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